Scontri Casertana-Foggia del 4 dicembre: emessi 14 Daspo per un totale di 56 anni

Pensavano di averla fatta franca, convinti che fosse impossibile identificarli: felpe nere, cappucci in testa, volti travisati. Attraverso un paziente lavoro, gli investigatori della Digos della Questura di Caserta, in collaborazione coi colleghi di Foggia, sono però riusciti ad identificarli, rintracciarli e denunciarli. Sono trascorsi tre mesi dall’incontro di calcio Casertana-Foggia durante il quale le opposte tifoserie diedero vita a gravissimi comportamenti, con lancio di fumogeni e petardi, introdotti illegalmente nell’impianto sportivo, disfacendo poi parte del calcestruzzo degli spalti e i rivestimenti dei bagni per lanciarli da un settore all’altro nello stadio “Pinto”, fino ad abbattere un cancello di recinzione per invadere il rettangolo di gioco nel tentativo di penetrare nel settore riservato agli ospiti, durante l’intervallo della gara. Azione impedita dall’intervento delle forze di polizia che sedarono gli incidenti mentre la gara rimase sospesa per 40’ e conclusa con il risultato di 2-1 per la Casertana.

Scontri Casertana-Foggia: pioggia di DASPO

Sono 14 le persone denunciate, a vario titolo, per reati di scavalcamento, lancio e porto di oggetti contundenti, travisamento ingiustificato del volto, danneggiamento aggravato, lesioni nei confronti di sei poliziotti impegnati nel servizio di ordine pubblico svolto in modo da impedire che si registrassero feriti tra gli spettatori. In attesa di rispondere penalmente ed essere giudicati per i reati loro ascritti, ad 8 sostenitori della Casertana e 6 del Foggia sono stati notificati i divieti di ingresso negli stadi di tutta Italia (per un totale di 56 anni) emessi dal questore di Caserta, Andrea Grassi, che ha coordinato personalmente le minuziose e non facili indagini che hanno consentito di denunciare altre 14 persone dopo i provvedimenti dello scorso 23 dicembre nei confronti di 10 indagati identificati dopo una ventina di giorni dagli incidenti avvenuti la sera del 4 dicembre 2023.

Due dei nuovi denunciati sono risultati essere recidivi in quanto già destinatari della stessa misura negli scorsi anni: per loro anche l’obbligo di firma, prima e dopo la disputa degli incontri di calcio della propria squadra, oltre al Daspo.


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